Verrá la
morte e avrá i tuoi ochi-
questa morte
che ci accompagna
dal mattino
alla sera, insonne,
sorda, comme
un vechio rimorso
o un vizio
assurdo. I tuoi ochi
saranno una
vanna parola,
un grido
taciuto, un silenzio.
Così li vedi
ogni mattina
quando su te
sola ti pieghi
nello
spechio. O cara speranza,
quel giorno
sapremo anche noi
che sei la
vita e sei il nulla
Cesare Pavese, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, Giulio Einaudi editore, Torino 1951
Cesare Pavese, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, Giulio Einaudi editore, Torino 1951