terça-feira, 26 de março de 2024

Alter Ego de Cesare Pavese

Dal mattino alla sera vedevo il tatuaggio
sul suo petto setoso: una donna rossastra
fittta, come in un prato, nel pelo. Là sotto 
rugge a volte un tumulto, che la donna sussulta.
La gioenatta passava in bestemmie e silenzie.
Se la donna non fosse un tatuaggio, ma viva
aggrappata sul petto peloso, quest´uomo
muggirebbe più forte, nella piccola cella.

Occhi aperti, disteso nel letto taceva.
Un respiro profondo di mare saliva
dal suo corpo di grande ossa salde: era stesso
come sopra una tolda. Pesava sul letto
come chi s`è sveglato e potrebe balzare.
Il suo corpo, salato di schhiuma, girondava
un sudore solare. La piccola cella
non bastava all´ampiezza d´una sola sua occhiata .
A vederrgli le mani si pensava alla donna.

in 53 Poesie, Mondadori.

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